Monumenti
La guglia collocata al centro di piazza S.Bartolomeo all’Isola è stata innalzata nel 1869 per volontà del pontefice Pio IX (1846-1878) in coincidenza con l’inizio del Concilio Vaticano I.
Il Mausoleo Ossario Garibaldino sorge sul Gianicolo nella località detta Colle del Pino, dove tra il 30 aprile e i primi giorni del luglio 1849, guidata da Giuseppe Garibaldi, si svolse l'ultima strenua difesa della Repubblica Romana proclamata il 9 febbraio dello stesso anno.
Il monumento a Camillo Cavour, nella piazza omonima, fu inaugurato alla presenza del re Umberto I il 24 settembre1895, in occasione delle festività per il 25° anniversario della liberazione di Roma (20 settembre 1870) e del plebiscito di annessione di Roma all’Italia (2 ottobre 1870).
La statua a Cola di Rienzo, tribuno del popolo romano morto nel 1354, si trova nell’area a verde sul fianco sinistro della Cordonata del Campidoglio.
Il monumento a Giordano Bruno (1548-1600), filosofo e scrittore condannato dalla Inquisizione, fu eretto in Campo de’ Fiori il 9 giugno 1889 nel luogo del rogo avvenuto il 17 febbraio del 1600.
Il monumento a Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), famoso poeta romano del XIX secolo, è stato realizzato dallo scultore Michele Tripisciano (1860-1913) nel 1913 in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della morte.
Il monumento, collocato sull’Aventino in piazzale Ugo La Malfa, è stato inaugurato nel 1949 dopo una serie di vicende che ne hanno procrastino a lungo la realizzazione.
Il monumento a Pietro Metastasio (1698-1782), in piazza della Chiesa Nuova, fu proposto e voluto da un comitato di artisti formatosi nel 1873, presieduto da Francesco Podesti, direttore dell'Accademia di S.Luca, per celebrare il famoso poeta e scrittore di melodrammi nel centenario della morte
Il monumento è costituito da una base cruciforme a gradini dalla quale si alza un piedistallo su cui è addossata la statua in bronzo raffigurante la Legge, figura femminile a seno nudo, avvolta in un ampio mantello.
Il monumento a San Francesco d’Assisi (1181/82-1226), sulla piazza di Porta S.Giovanni, è stato inaugurato nel 1927 in occasione del settimo centenario della morte del Santo.
Le vicende del monumento allo statista Federico Seismit-Doda (1825-1893), protagonista del Risorgimento e ministro di Crispi, sono legate alla sua posizione irredentista, che risultò scomoda quando l’Italia stipulò la Triplice Alleanza con l’Austria e la Germania.
Il monumento è costituito da un alto basamento in granito, impostato su due gradini, su cui è collocata la statua in bronzo a figura intera dell’uomo politico, con la mano sinistra poggiata sul fianco e la destra che stringe alcuni fogli.
l monumento al Bersagliere sorge nel piazzale antistante Porta Pia, non lontano dalla storica breccia aperta nelle mura Aureliane il 20 settembre del 1870.
La statua equestre in bronzo dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg (1403-1468) è collocata al di sopra di un piedistallo a pianta semiovale, a sua volta posto sopra un basamento in travertino rettangolare.
L’opera è composta da un alto basamento in granito, poggiante su due gradini e digradante verso l’alto, diviso in quattro registri da cornici marcapiano. Il fronte del basamento è ornato nella sommità da una corona d'alloro, intrecciata con palme e recante al centro il simbolo della Trinacria.
Collocato in origine all’interno dei giardini di viale Tiziano, il monumento fu poi trasferito per restauri alla Fortezzuola di Villa Borghese, casa-studio di Canonica, dove rimase fino alla sua morte nel 1959. La collocazione attuale risale al 19 aprile 1960.
Il monumento, dedicato al grande poeta romanesco Trilussa, al secolo Carlo Alberto Salustri (Roma, 1871-1950), sorge sulla piazza che prende da lui il nome, nel cuore di Trastevere.
La statua bronzea raffigura la severa figura di Alfredo Oriani (Faenza 1852 – Casola Valsenio 1909), letterato e storiografo attivo dagli anni Settanta dell’Ottocento fino al 1909, autore di una vasta produzione di opere di narrativa e saggistica.
L’esecuzione del monumento celebrativo dedicato a Marco Minghetti (Bologna 1818 - Roma 1886), più volte Primo Ministro dell’Italia unificata, venne deliberata dal Parlamento subito dopo la morte dello statista.
Subito dopo la morte dell’eroe, avvenuta a Caprera il 2 giugno del 1882, il Parlamento italiano prese la decisione di dedicargli un monumento nazionale nella capitale.