Mausolei
Di ritorno dalla campagna militare in Egitto, conclusasi con la vittoria di Azio del 31 a.C. e la sottomissione di Cleopatra e Marco Antonio, nel 28 a.C. Ottaviano Augusto diede inizio alla costruzione del Mausoleo nell’area settentrionale del Campo Marzio all'epoca non ancora urbanizzato.
Al di sotto della chiesa dello Spirito Santo di Castel di Guido è conservato il piano inferiore di un sepolcro, a pianta circolare, databile tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C.
La tomba è a pianta circolare, costituita da un tamburo (circa 34 metri di diametro per una altezza di 16 metri) con il nucleo in opera cementizia, rivestito da un paramento in blocchi di travertino compreso tra due semplici comici a dentelli.
Il mausoleo, conosciuto sin dal medioevo con il nome di Monte del Grano per la sua forma di moggio di grano rovesciato, è celato sotto una collinetta di alberi di olivo nel parco pubblico di piazza dei Tribuni.
Sulla via Nomentana, nel tratto tra il fiume Aniene e la collina del Monte Sacro durante gli sbancamenti per la realizzazione del quartiere "Città Giardino" negli anni venti del XX secolo furono messi in luce numerosi sepolcri, molti dei quali vennero distrutti.
Il monumento, costruito lungo la via Flaminia antica, era originariamente costituito da due tamburi gemelli, posti su un alto podio, realizzati in opera cementizia e rivestiti in marmo.
Il cosiddetto Torrione era uno dei più grandiosi mausolei di Roma a forma di tumulo contenuto in un poderoso tamburo circolare (circa m. 41 di diametro) che doveva essere rivestito esternamente da blocchi di travertino dei quali oggi non resta traccia.