Beni architettonici
Il complesso architettonico della Casa dei Cavalieri di Rodi è il risultato di una plurisecolare stratificazione di monumenti sull’area che in età imperiale ospitava il Foro di Augusto.
La casina medioevale in via del Teatro di Marcello n. 5 costituisce l’unica sopravvivenza del fitto tessuto edilizio che nei secoli si era formato sulle pendici del Campidoglio, sacrificato tra il 1926 ed il 1932 alle nuove sistemazioni urbanistiche dell’area.
La Casina dei Vallati in via del Portico d’Ottavia, è costituita da un edificio rimesso in luce nel corso degli sventramenti effettuati a partire dagli anni ’20 del XX secolo per liberare le strutture del vicino Teatro di Marcello.
La chiesa di S.Omobono, intitolata in origine a S.Salvatore in Portico, sorge sul Vico Jugario, al di sopra dell’omonima area archeologica, sul sito di una delle celle gemelle dei templi di Fortuna e Mater Matuta edificati nel V secolo a.C. e ricostruiti nel III secolo a.C..
La Casina del Cardinal Bessarione, situata lungo via di Porta S. Sebastiano, presso l’antico bivio della via Appia con la via Latina, deve la sua configurazione attuale al secolo XV, con utilizzo di preesistenze medievali a loro volta inglobanti strutture d’età romana.
L’attuale sede del Dipartimento IV del Comune di Roma in piazza Campitelli è costituita da un edificio della metà del secolo scorso sulla cui fronte (n.civ. 6), è stata ricostruita la facciata del palazzetto di Flaminio Ponzio (1559/60 – Roma 1613), architetto di papa Paolo V Borghese.
Ponte Sisto, primo ponte edificato in epoca moderna, è stato edificato dal pontefice Sisto IV della Rovere (1471-1484), in occasione del Giubileo del 1475, per permettere la comunicazione diretta tra il rione Trastevere (e il Vaticano) ed il resto della città.
Edificato, immediatamente a valle di ponte S. Angelo, per consentire il collegamento tra i Borghi e il cuore della città attraverso il nuovo Corso Vittorio Emanuele, il ponte è senz’altro quello più rappresentativo realizzato dopo l’Unità d’Italia.
La chiesa di S.Rita in via Montanara presenta una storia alquanto singolare che la accomuna ad altri edifici romani soggetti ad analoghi interventi di demolizione e ricostruzione.
La Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis (1693-1740), costituisce il raccordo scenografico tra le pendici del Pincio dominate dalla chiesa della SS. Trinità e la sottostante piazza di Spagna.
L’attuale sede della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali occupa l’importante palazzo con altana su piazza Lovatelli comprensivo del corpo di fabbrica in angolo con via dei Funari.
I due Casali Mellini sorgono sul lato sinistro dell'ingresso meridionale dell'omonima Villa, attuale Osservatorio Astronomico.
La piazza deve la sua attuale conformazione al progetto dell’architetto romano Giuseppe Valadier (1762-1839) ed è costituita dalla giustapposizione di strutture architettoniche ed elementi scultorei, che rappresentano un tipico esempio di neoclassico romano.
L’edificio, adibito a locanda, fu costruito fra il XII e il XIV secolo a ridosso del Tempio di Apollo, e fu così denominato a causa di una catena che sbarrava il vicolo allora denominato “della Catena di Pescheria”.
La Torre dei Conti fu edificata da papa Innocenzo III Conti (1198-1216) verso il 1203 per il fratello Riccardo come residenza fortificata per lui e per la sua famiglia.
Il Bastione Ardeatino (o Bastione Sangallo) è una fortezza cinquecentesca situata sul viale di Porta Ardeatina.
All’inizio del XVII secolo il casino entrò a far parte della splendida Villa Pinciana, realizzata dal cardinale Scipione Borghese (1576-1633) fuori l’omonima Porta.
La piccola cappella situata su via Appia Antica, al di sotto dell'attuale piano stradale nei pressi del bivio con via della Caffarella, venne eretta intorno al 1536 dal prelato inglese Reginald Pole (1500-1558), eminente personaggio della Controriforma, nominato cardinale del titolo dei Santi
Il Cimitero Monumentale del Verano si sviluppa nel quartiere Tiburtino tra la via e la circonvallazione Tiburtina.
Viene istituito nel periodo dell’occupazione francese (1808-1814) e la sua storia è segnata da momenti fondamentali che ne hanno determinato i successivi ampliamenti.