Guidati dall'angelo Cosmiel, vero Virgilio del Sistema Tolemaico al tramonto, gli spettatori attraverseranno le sfere planetarie fino al cielo delle stelle fisse, seguendo sogni e certezze di un grande scienziato-mago barocco, ammirando coreografie, assaporando profumi, inebriandosi dei brani musicali dell'epoca. Il viaggio immaginato dal celebre Gesuita tedesco del Collegio Romano, descritto nel suo “Itinerarium Exstaticum”, avviene nel 1656, in una città che ha rimosso Galileo e si è rinchiusa in una scienza immaginifica e crepuscolare.