L’opera era stata realizzata in malta cementizia, posta su un basamento cubico e raffigurante, in maniera stilizzata, una colonna spezzata, iconografia memoriale legata alla morte violenta, con una coppia di gabbiani che prendono il volo e il disco della luna. Segni che rimandano alla notte in cui Pasolini morì.
In occasione del quinto anniversario della morte dello scrittore (2005), l’Amministrazione Capitolina, per volere dell’allora Assessore alla Cultura Gianni Borgna, ha deciso di riallestire l’area e ricollocare una nuova versione della scultura di Rosati, in travertino, al centro di un'area verde recintata. Dall’ingresso all’area partono due percorsi pavimentati con blocchetti di tufo. Il primo ha un andamento curvo con presenti ai lati otto basamenti in pietra di tufo, su ognuno dei quali è collocata una lapide di travertino su cui è inciso un brano poetico tratto dall'opera pasoliniana. Il secondo percorso ha un andamento più sinuoso rispetto al primo e ai suoi lati sono istallati a terra cinque aperture coperte da una trasparente, sulle cui superfici sono trascritti alcuni titoli delle opere più importanti realizzate dall'autore nel campo del teatro, della critica, del cinema, della narrativa e della poesia.
Intorno alla scultura sono collocate panchine in legno e ghisa e quattro proiettori alimentati tramite pannelli solari. Il resto del terreno è sistemato a prato in modo da far crescere l’erba così come la tipica duna mediterranea. Il percorso del memoriale si apre con un cippo in travertino su cui è riportata la dedica del parco alla memoria di Pasolini.
L’area così ridefinita e bonificata è stata inaugurata il 1° novembre 2005 e dal novembre 2006 ha acquisito la denominazione di “Parco Letterario Pier Paolo Pasolini", inserita in un'oasi ecologica naturale gestita dai Volontari del Centro Habitat Mediterraneo della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Ostia.
Nel parco, aperto ogni giorno dalle 9 al tramonto, con accesso diretto da via dell’Idroscalo, sono promosse ogni anno numerose attività culturali e di valorizzazione del territorio, tra cui mostre, conferenze, visite guidate, attività di book-crossing, eventi letterari e artistici. I volontari della LIPU curano la pulizia dell’area, assicurando a migliaia di persone provenienti da tutto il mondo di ricordare Pasolini.