Ruolo e funzione del Foro di Augusto
Il Foro di Augusto era dunque un immenso tribunale ma, contemporaneamente, costituiva anche una ricchissima galleria di immagini scultoree dei personaggi mitologici e reali della storia di Roma: a partire da Enea, attraverso i re di Albalonga, Romolo e gli uomini illustri (summi viri), per giungere ai ritratti della Gens Iulia. Un filo ininterrotto che legava gli antenati troiani ad Augusto e che esaltava e legittimava la figura dell’imperatore.
Nel Foro si svolgevano anche importanti cerimonie legate alla vita pubblica: qui, infatti, il Senato deliberava e discuteva sulla pace e sulla guerra e accoglieva i principi stranieri. Nel Tempio di Marte si recavano a sacrificare i magistrati prima di raggiungere le province loro assegnate e i generali vittoriosi vi deponevano le proprie insegne. Qui i rampolli delle grandi famiglie, raggiunta la maggiore età, si iscrivevano nelle liste militari. Nelle intenzioni di Augusto il Foro rappresentava quindi una sorta di centro militare, amministrativo e politico dell’Impero, motivo per il quale esso costituì il modello di riferimento per la costruzione dei fori di numerose città del mondo romano.