Fontana dell’Acqua Paola in Piazza Trilussa
La grande fontana oggi in piazza Trilussa è stata edificata nel 1613 dal fiammingo Jan van Santen (1550-1621), noto in Italia con il nome di Giovanni Vasanzio, in collaborazione con Giovanni Fontana (1540-1614).
Autori: Giovanni Vasanzio; Giovanni Fontana.
Datazione: 1613.
Materiali: marmo, travertino, cortina in laterizio.
Alimentazione originaria: acquedotto Traiano Paolo.
Ubicazione iniziale: via Giulia
Voluta da papa Paolo V Borghese (1605-1620), si trovava in origine sulla riva sinistra del Tevere all’estremità di via Giulia, di cui costituiva il fondale, a ridosso dell’Ospizio dei Mendicanti edificato pochi anni prima da papa Sisto V Peretti (1585-1590). Era alimentata da una diramazione dell’acquedotto Traiano-Paolo, ripristinato dallo stesso Paolo V per servire la zona transtiberina.
Concepita come un arco monumentale con una nicchia centrale fiancheggiata da due colonne ioniche, la fontana presenta un alto attico sul quale giganteggia lo stemma della famiglia Borghese (aquila e drago) e l’iscrizione celebrativa che ricorda i meriti del pontefice per aver condotto la nuova acqua anche sulla sponda sinistra del Tevere.
La fontana è stata smontata nel 1879 per la realizzazione degli argini del Tevere che impose la distruzione dello stesso Ospizio dei Mendicanti. Soltanto nel 1898 fu ricostruita sulla sponda destra del fiume, concepita come una struttura isolata, in asse con ponte Sisto ed in collegamento visivo con l’imponente mostra dell’Acqua Paola collocata sulla sommità del Gianicolo.
Dopo la ricostruzione sono state aggiunte due nuove iscrizioni all’interno dell’arcata centrale e all’esterno della fiancata destra per ricordare il trasferimento della fontana.
Trastevere