L'inaugurazione del Foro e la nascita di un nuovo modello architettonico
Il complesso cesariano fu inaugurato il 26 settembre del 46 a.C. Caratterizzato da una totale assialità, da un’immensa piazza circondata da colonne e dall’incombente presenza del Tempio, esso costituì un nuovo e originale modello architettonico, dalle funzioni civili e allo stesso tempo religiose e di celebrazione del personaggio che lo aveva fatto realizzare: nasce il primo dei Fori Imperiali.
L'Equus Caesaris
Al centro della piazza del Foro era posta la statua equestre di Giulio Cesare, citata dagli autori antichi con il nome di Equus Caesaris (letteralmente: “il Cavallo di Cesare”) e che purtroppo non è giunta fino a noi. Sembra che essa fosse un originale greco in bronzo, realizzato dal celebre artista Lisippo e raffigurante Alessandro Magno a cavallo del suo Bucefalo. Secondo quello che ci racconta il poeta Stazio (40-96 d.C.), per trasformare la statua fu sufficiente sostituire il ritratto di Alessandro con quello di Cesare, che in questo modo non solo eternava la propria persona attraverso l’opera d’arte di un famosissimo scultore greco ma anche, e soprattutto, istituiva un evidente parallelo tra se stesso e Alessandro Magno, modello inarrivabile di conquistatore e monarca.
Il Foro di Cesare come Museo
Grazie alla testimonianza dello scrittore latino Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) sappiamo che nel Foro era esposta una straordinaria raccolta di opere d’arte, composta prevalentemente da dipinti dei migliori pittori greci, da numerose sculture, da ricche collezioni di gemme e da altri oggetti particolari, come una corazza di metallo prezioso ornata di perle provenienti dalle coste della Britannia. Anche in questo il Foro di Cesare funzionò da modello per i Fori successivi, che accoglieranno collezioni d’arte fruibili liberamente dal pubblico come in un museo moderno.